Insufficienza epatica cronica: come potrebbe aiutare la medicina rigenerativa?

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L’insufficienza epatica cronica è la quinta maggiore causa di morte nell’Unione Europea. Una volta che il fegato è stato seriamente compromesso, la sua capacità di rigenerarsi viene persa e questo è un problema che può rivelarsi letale. Al momento l’unico trattamento disponibile è il trapianto di fegato. La medicina rigenerativa potrebbe essere di aiuto?

Il fegato è l’unico organo interno del corpo umano in grado di rigenerarsi a seguito di un danno.

Nell’insufficienza epatica cronica, continui danni al fegato protratti per lunghi periodi di tempo causano l’accumularsi di tessuto cicatriziale. Questo limita la capacità del fegato di funzionare e ripararsi. Questa malattia è la quinta causa di decesso in Europa, e al momento l’unico trattamento è il trapianto di fegato.

I ricercatori hanno, con successo, usato cellule staminali embrionali o pluripotenti indotte per generare in laboratorio nuove cellule del fegato. Queste cellule potrebbero essere in futuro usate per trattare malattie epatiche.

I ricercatori vogliono scoprire come le cellule staminali nel fegato riescono a rigenerare il tessuto epatico. Potrebbe essere possibile sviluppare trattamenti che sfruttino la naturale abilità delle cellule staminali epatiche a rigenerare il fegato.

Gli scienziati stanno sviluppando trattamenti che usano cellule staminali pluripotenti per generare nuove cellule epatiche destinate al trapianto. È necessario però ancora molto lavoro per assicurarsi che le cellule epatiche create in laboratorio siano sicure e affidabili.

Alcuni studi stanno inoltre investigando se si possano usare le cellule staminali del midollo osseo del paziente stesso per generare cellule che rimuovano il tessuto cicatriziale dal fegato danneggiato.

Per evitare il rigetto del trapianto, i pazienti che subiscono trapianto di fegato devono sottoporsi a immunosoppressori. I ricercatori stanno cercando nuove strategie per rendere trapianti di ogni tipo più resistenti al rigetto immunitario.

  Molti trattamenti a base di cellule staminali potrebbero potenzialmente evitare il problema del rigetto immunitario. Ciononostante, è necessario ancora molto lavoro per assicurarsi che i trattamenti a base di cellule staminali, specialmente quelli che si basano sulle cellule pluripotenti, producano cellule epatiche affidabili e prevedibili, sicure per il trapianto in quantità sufficientemente grandi.